Affonda il VCT

Sesta partita per il Vct Lasalliano che affronta la Polisportiva Venaria, appaiata in classifica al primo posto.
Brutte notizie per i tuttoneri che perdono subito Orecchia nel riscaldamento, ma ritrovano Dametto al suo esordio stagionale in prima divisione .
Starting six con Sozza e Mottin all’ala, , Dametto e Bertarione al centro, Bussi e Quirici in diagonale e Tozzetti libero.
Parte male il Vct, troppo nervoso e contratto, collezionando errori manco fossero figurine. Primo set mai in dubbio e il Venaria ha vita facile chiudendo per 25 a 12.
Secondo parziale con la stessa formazione in campo ed i tuttoneri sembrano reagire ed essere più presenti, ma il Venaria continua a controllare il match che i padroni di casa non riescono a ribaltare. Due a zero per gli ospiti con parziale di 25 a 22.
Il terzo parziale vede finalmente la reazione dei tuttoneri, che punto su punto iniziano a macinare un discreto gioco; gli avversari sono incapaci di reagire e il Vct finalmente si impone per 25 a 17.
Il quarto set parte bene per i tuttoneri che sembrano continuare sulla scia del precedente, ma dopo il dieci pari il match si trasforma in una Waterloo e la squadra prima sbanda pericolosamente e poi affonda senza reagire. Gli ospiti mettono insieme 12 punti consecutivi e chiudono 25 a 13, mettendo la parola fine su un match partito male e mai recuperato dal Vct Lasalliano.
“Comandante non abbandoni la nave” “ma sta affondando” “torni a bordo cazzo !”

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Quarto successo per il VCT

Quinta partita per il VCT Lasalliano reduce da tre vittorie consecutive e con la voglia di conquistare il primo posto in classifica.
VOLLEY SAN PAOLO – VCT LASALLIANO 1-3
( 25/23-14/25-16/25-23/25 )
I tuttoneri orfani di Vigna, Dametto, Tozzetti, Orecchia e Raffaldi, si presentano in campo contro il Volley San Paolo, con lo starting six Sozza Quirici in banda, Bertarione Menon al centro Bussi in regia e Mottin come opposto.
L’inizio è da incubo per il VCT, che parte subito con un 5 a 0 per gli avversari, complice una concentrazione ancora negli spogliatoi ed un San Paolo aggressivo e motivato. Gli ospiti faticano a reagire, non riescono a chiudere i punti e si dimostrano stranamente confusionari in campo. Coach Bussi prova con il doppio cambio, inserendo il giovane alzatore Girardi e Pasin come opposto, ma non riesce a cambiare l’inerzia della partita ed è il San Paolo ad imporsi.
Il secondo set vede un cambio di ruoli, Quirici opposto e Mottin schiacciatore ed i tuttoneri si presentano più motivati e concentrati in campo ed iniziano a far prevalere il loro tasso tecnico superiore rispetto agli avversari. Bussi vede in Sozza e Mottin, oltre al solito Bertarione, dei terminali concreti in attacco e velocemente si arriva alla fine del set e le squadre sono sul 1 a 1.
Il terzo parziale inizia sulla scia del precedente ed il Vct Lasalliano continua con la stessa concentrazione e determinazione, schiacciando gli avversari. Sozza macina punti uno dietro l’altro da qualsiasi posizione del campo. Bertarione continua a bombardare gli avversari con i suoi attacchi e Mottin prosegue nella sua serata di grazia nonostante il cambio ruolo. Si va sul 1 a 2 senza replica degli avversari.
Ultimo set che inizia con il classico lieto fine delle favole. Il VCT si porta subito sull’8 a 0, l’avversario annichilito sembra arrendersi, sorrisini e tranquillità iniziano ad intravedersi in campo, fino al punto della svolta. In uno scontro di gioco Bertarione si infortuna ed è costretto a lasciare il campo lasciando il posto a Balla. I tuttoneri, in parte rilassati ed in parte distratti dall’incidente punto su punto fanno riavvicinare i padroni di casa . Girardi al palleggio fa vedere tutte le sue qualità, Balla realizza un paio di muri fondamentali per tenere a distanza il San Paolo, Bor entrato al posto di Pasin mette a terra un paio di buoni attacchi in diagonale mentre Sozza e Mottin sono ancora concreti e determinati. Ma nonostante tutto, i troppi errori dei tuttoneri portano al solito finale thrilling, oramai un classico delle partite del VCT Lasalliano. Gli avversari arrivano all’aggancio sul 19 pari e da li in poi ogni punto diventa un macigno. Un muro di Balla permette di staccare di un paio di punti il San Paolo, 24-22 per i tuttoneri. Primo match ball sprecato, ma sul secondo un mani fuori di Mottin chiude finalmente la partita.
“Questo incarico diamolo a Sozza, voglio gente di affidamento. “ (Cit. Il Padrino).

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Un vero “MASTER” del ROCK a Torino

pgLa storia di un cantante famosissimo, di un suo grande ammiratore e di quattro concerti a Torino nell’arco di quarant’anni vissuti da Sandro Bussi.

Il 3 febbraio 1974 un mio compagno di liceo, più grande di età ma soprattutto di conoscenze musicali, mi aveva portato al primo grande concerto rock della mia vita.
Facevo seconda liceo, avevo i capelli quasi lunghi e portavo le camicie a scacchi “da montagna” di mio padre. E Torino era una città molto diversa da adesso, soprattutto per noi che allora eravamo i giovani.
Siamo riusciti ad entrare al “Ruffini” in mezzo alle cariche della polizia, i lacrimogeni e gli scontri con gli autonomi che dicevano che la musica doveva essere gratis (dove sono finiti, adesso che i concerti costano da 40 euro in su?).

Sul palco un gruppo che conoscevo appena, che presentava il nuovo LP, o “album” (così si diceva allora…): “Selling England by the Pound”, disco che non conoscevo quasi, guidato da un cantante che non conoscevo per nulla.
Ma quando quel cantante ha iniziato a cantare, senza accompagnamento musicale, davanti ad almeno 5000 persone …
“Can you tell me where my country lies?” said the unifaun to his true love’s eyes …”
mi è corso un brivido lungo la schiena, e ancora oggi, quando sento quell’inizio incredibile di “Dancing with the moolight knight”
“Can you tell me where my country lies?” said the unifaun to his true love’s eyes …”
quel brivido ritorna, uguale a 40 anni fa.

Quel gruppo erano i Genesis e il cantante, voce e leader di quel gruppo, era Peter Gabriel. Aveva allora 24 anni, nove più di me, io non sapevo neanche “da che parte ero girato” e lui aveva già inciso quattro dischi entrati nella storia del rock (Trespass, Nursery Crime, Foxtrot, e Selling England, appunto). Quel concerto aveva una scaletta che chi ha avuto la fortuna di “essere lì” non dimenticherà mai: tutto “Selling England”, tutto il contenuto del bellissimo “Genesis Live”, uscito un anno prima, compresa una trascinante versione di “The Knife” come bis.
Quei pezzi sono diventati parte della mia vita, e tutti quei dischi li ho nella versione in vinile, li ho ricomprati in CD e adesso sono sempre con me nell’MP3 e nello smartphone.
Probabilmente, sulla famosa isola deserta, dovessi portare uno e un solo disco, forse lascerei a casa il grande Pat Metheny e l’immenso Bill Evans (che scelta terribile…), ma “Selling England”, nella mia magnifica versione in vinile, con il dipinto in copertina di Betty Swanwick, i difficilissimi testi in inglese all’interno e la traduzione di Armando Gallo, verrebbe con me!

Il 25 marzo 1975, cresciuto musicalmente e forte dei miei 16 anni ancora da compiere, ero di nuovo al Ruffini per il nuovo tour Genesis: la presentazione live di «The Lamb Lies Down On Broadway». Allora si diceva un “concept album”, un doppio vinile che racconta la storia visionaria di Rael, ovviamente interpretato in concerto da un Peter Gabriel incontenibile. Non serve parlare di quel disco ne’ di quel concerto pazzesco, basta andare ad ascoltarsi “Carpet crawl”, una delle più belle canzoni della storia del rock, per capire tutto.
Dopo pochi mesi da quel disco e quel tour Peter Gabriel era uscito dai Genesis, il gruppo lo aveva sostituito promuovendo a cantante solista l’ottimo batterista Phil Collins, ma i Genesis che imitano se stessi avevano dimostrato, e in fretta, che quella magnifica stagione, il “rock progressivo” era finita.

Lasciati i Genesis Peter Gabriel ha iniziato una fortunata carriera solista, incidendo prima qualche disco “difficile”, o almeno non facile, fino ad arrivare al successo planetario di “So” nel 1986 (chi non riconosce alle prime note “Sledgehammer”?).
Potevo perdermi, dopo 13 anni, ed esattamente l’8 settembre 1988, il suo ritorno a Torino?
Concerto «Human Rights Now» organizzato da Amnesty International allo Stadio Comunale (beh … allora si chiamava così e ci giocava persino la seconda squadra di Torino, quella con la maglia a righe, che adesso gioca in un posto in periferia col nome inglese, o latino, non so).
Sul palco con lui Claudio Baglioni (che qualcuno tra il pubblico non aveva gradito), Sting, Tracy Chapman, Youssou N’Dour e una forza della natura chiamata Bruce Springsteen (quella volta ho capito perché lui è “il boss”…)
Insieme avevano cantato un’indimenticabile versione di «Get Up, Stand Up” di Bob Marley e ricordo come se fosse adesso quando durante “Shock the Monkey” è saltato l’impianto voce: Peter Gabriel, che aveva ormai 38 anni e cominciava ad essere un “master”, aveva continuato come niente fosse a intrattenere il pubblico mentre i tecnici ripristinavano i collegamenti.

La storia si sposta finalmente ai giorni nostri. Nel 2014 il disco “So” ha compiuto 25 anni e il nostro eroe, come i Blues Brothers, ha “visto la luce e ri-formato la banda” di allora: Tony Levin, Manù Katchè, David Rhodes e David Sancious, ed è partito per il mondo a suonare ancora tutto quel disco, insieme ad altri successi.
E di nuovo: potevo mancare alla data di Torino? 20 novembre, PalaIsozaki (a me piace chiamarlo così), Settore: 305, Fila: 6, Posto: 1 (41,40 € per vedere il palco … dal quarto piano).
Peter Gabriel è sempre un grande, ma è veramente diventato un “master”, soprattutto nel modo di muoversi, che gli sportivi “master”, soprattutto gli over 50 e oltre, conoscono bene. Nel senso che qualche volta accenna ai suoi leggendari movimenti sul palco, teatrali e felini al tempo stesso (ve lo ricordate al festival di Sanremo quando si è buttato sul pubblico appeso a una corda?) ma diciamo che la velocità non è più il suo forte, complice qualche chilo di troppo. Insomma, in qualche momento (e qui qualcuno griderà alla bestemmia) mi ha ricordato di più l’ultimo Renato Zero che non quel magnifico 24enne nei suoi spettacolari travestimenti anni 70. Ma il tempo passa per tutti, e anche se la voce non è più la stessa, la magnifica versione acustica di “Shock the Monkey”, “Mercy Street” (che non ricordavo così bella) e il finale, con tutto il pubblico che canta “Biko” valevano sicuramente la serata e il prezzo del biglietto al quarto piano.

Ma, come avrete capito i vecchi rocker, dopo una certa età, mi mettono un po’ di tristezza. Quindi, con quest’ultima data, per quanto mi riguarda, la bellissima storia durata 40 anni “Peter Gabriel in concerto a Torino” si chiude.
La prossima volta non lo vedrò più dai gradini di un palasport ma ho immaginato che ci incontreremo sul litorale di Cannigione, in Sardegna, dove il secondo “cittadino onorario di Arzachena” (il primo è nientemeno che l’Aga Khan!) dicono abbia una casa spettacolare, e ci berremo insieme un bicchiere di Nuragus fresco, o una Ichnusa … ”Ajo Peter!”
“Can you tell me where my country lies?” said the unifaun to his true love’s eyes …”

BUX

PS: per la cronaca Peter Gabriel ha cantato un’altra volta a Torino, una versione bellissima di “Imagine” di John Lennon, alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2006. Io purtroppo l’ho visto solo in televisione. Ma era presente un rappresentante della famiglia: mia figlia Martina che iniziava la sua carriera di ballerina, impegnata nel pezzo acrobatico dei Kataklò.

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Vince il VCT in prima divisione

VCT LASALLIANO – ALTO CANAVESE VOLLEY 3-0
25/21-25/17-25/13
Tutti in piedi, il professor Quirici entra in campo. Una maestosa prova di Salvatore Quirici trascina il VCT Lasalliano a quella che è ad oggi, la miglior vittoria della stagione in corso.
Tuttoneri in campo con il sestetto Quirici Orecchia in banda, Bertarione e Balla (al suo esordio da titolare) al centro, Bussi in regia e Mottin (anche lui all’esordio da titolare) come opposto.
Parte male il VCT Lasalliano, troppi errori e scarsa concentrazione, danno vita ad un primo set molto combattuto, più per demerito dei tuttoneri che per merito dell’Alto Canavese.
Bertarione e Quirici tengono a galla la squadra, dove Mottin ha una partenza di set che ricorda gli sprint di una Ritmo 55 cavalli. Set al cardiopalma poi nel finale i tuttoneri staccano l’avversario, grazie ad un gioco ritrovato e si portano sull’1 a 0.
Secondo set che vede Quirici salire in cattedra. Il Vct Lasalliano gioca con tranquillità, Orecchia e Mottin danno una svolta positiva alla loro prestazione, ma è Quirici a regalare agli avversari un elenco interminabile di schemi da studiare. Bussi in regia sembra un prestigiatore. Non sai mai dove finisce la palla. Quirici sembra indemoniato, compare ora a destra e ora a sinistra. Balla e Bertarione concreti al centro. 2 a 0 Senza possibilità di replica.
Terzo set che vede in campo Pasin al posto di Balla e Sozza al posto di Quirici che esce fra gli applausi meritati del “numeroso” pubblico. I Tuttoneri prendono subito in mano le redini del gioco e si impongono sugli avversari con facilità. Mottin sostituito da un ottimo e attento Bor a metà set. 3 a 0.

La campanella è suonata. E’ ora di tornare a casa a ripassare la lezione del Professor Quirici.

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Iniziata la Prima Divisione per il VCT Lasalliano

Tre “maratone”, 14 set e sei punti nelle prime tre giornate del VCT Lasalliano nel campionato di Prima divisione maschile.

Volley Parella Torino – VCT Lasalliano 3-2
19-25, 25-22, 27-25, 21-25, 15-7
Nella partita di esordio il VCT affronta gli ostici avversari del Parella, un gruppo giovane (under 19) che gioca una buona pallavolo conservativa, pochi rischi, pochi errori, molta difesa, una “brutta grana” per i tuttoneri che si presentano privi di Dametto, Vigna e Orecchia.
Ne viene fuori una partita lunga e difficile, con grandi breack di una squadra alternati a grandi recuperi degli avversari. Nei primi quattro set si assiste ad una partita non bella ma avvincente, il VCT riesce a portare i giovani avversari al quinto ma … la benzina è finita e il tie breack è senza storia a favore dei padroni di casa.
Sestetto di partenza con Bertarione e Menon al centro, protagonisti di un ottima prestazione in attacco, Quirici e Sozza all’ala, Bussi in palleggio e Pasin opposto e con esordio per Tozzetti nel ruolo di libero. In panchina Balla e Bor.
Nel tardissimo dopo-partita la fatica del match viene ripagata dalla sempre piacevole accoglienza di Claudio e Genna della pizzeria “La Vecchia Sueva”, ormai seconda sede sociale del VCT.

VCT Lasalliano-Borgofranco pallavolo 3-2
25-19, 25-18, 12-25, 25-27, 15-10
Per la seconda giornata, recuperato Orecchia ma ancora privo di Vigna e Dametto, , il VCT ha tra i convocati anche il nuovo acquisto Mottin e il giovane alzatore Girardi, un interessantissimo “97” del settore giovanile Lasalliano, fresco finalista nazionale under 17.
Il VCT Lasalliano , ricordando la “batosta” presa a Borgofranco nella passata stagione parte concentrato e determinato a far bene fra le mura amiche del PalaLingotto.
Starting six con Bussi e Quirici, Sozza e Orecchia, Bertarione e Menon e Tozzetti libero, e grazie anche all’utilizzo dell’incisivo doppio cambio con Mottin-Girardi, i tuttoneri si portano agevolmente sul 2 a 0. Poi, complice un calo di concentrazione del VCT, il Borgofranco si fa coraggio, vince facilmente il terzo set poi si aggiudica la “battaglia” del quarto set ai vantaggi. Ma il VCT non ci sta, ritrova il filo del gioco e si aggiudica con decisione il tie-breack decisivo: finalmente due punti!
Da segnalare, oltre a quello dei già citati Mottin e Girardi, l’esordio di un concreto Balla al centro.

U.s. Meneghetti – VCT Lasalliano 1 – 3
25/22, 16/25, 21/25, 24/26
Uan Tciu Free …. VCT!!
Ciak Si Gira..!! Buona la terza! Al terzo tentativo il VCT Lasalliano, ancora orfano di Dametto e Vigna, fa centro e guidata dall’ottima regia di Alessandro Bussi conquista tre punti fondamentali.
Un monumentale Bertarione al centro, insuperabile a muro e devastante in attacco, fanno pendere la bilancia a favore dei tuttoneri.
Parte male la partita, primo set timido e pieno di errori. Poco incisivi sia in attacco che in battuta gli ospiti sprecano troppo in fase offensiva. Diversi errori in ricezione e padroni di casa gasati dalle due vittorie nelle prime due partite fanno il resto. Uno a zero per il Meneghetti.
Il secondo set inizia con uno spirito totalmente diverso. La qualità tecnica superiore viene fuori, la cattiveria anche ed i ragazzi del VCT Lasalliano iniziano a passare regolarmente dal centro. Bertarione e Menon fanno sembrare facili anche le palle più complicate. Muro compatto e avversari annichiliti. Uno a uno il punteggio.
Terzo set che non parte benissimo come tradizione della squadra. Troppi errori e concentrazione che tarda ad arrivare. Poi la svolta, i tuttoneri partiti in svantaggio macinano punto su punto, recuperano, mettono la freccia e sorpassano. Due a uno per il VCT.
Ultimo set con il brivido. Match combattuto, i padroni di casa non ci stanno a perdere, si innervosiscono e conquistano anche un cartellino rosso meritato. Il set si gioca punto punto fino al finale thrilling che neanche in un film di Dario Argento. Ma il “regista” Bussi ha scritto un lieto fine per questo film della partita. Il VCT Lasalliano al fotofinish riacciuffa gli avversari, li lascia sbraitare e conquista una meritata vittoria portando a casa 3 punti.
Uan Tciu Free …. Avanti Cosi!!

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Venti anni fa ci lasciava Gianni Forlani

741119-SX003bEra il 1° novembre 1994 quando Gianni, per tutti “ Tùma “, ci lasciava dopo una lunga e dolorosa malattia che l’aveva colpito al cervello.
Gianni Forlani era nato nel 1950 ed era cresciuto pallavolisticamente nell’oratorio S. Paolo di via Luserna a Torino.
Dopodiché era passato al CUS Torino dal 1971 al 1977 portandolo in serie A e disputando da titolare anche lo spareggio con la Panini del 1976.
Dopo un periodo passato in Brasile per lavoro aveva disputato una parte della stagione nel ‘79/ ‘80 con i campioni della Klippan CUS Torino dei 3 scudetti consecutivi.
E’ stato il primo giocatore torinese a vestire la maglia della nazionale maggiore.
Con la nazionale ha disputato 39 partite, partecipando ai mondiali del 1974 in Messico sotto la guida di Oddo Federzoni.
Era un ragazzo di un allegria esuberante, contagiosa. Aveva preso in grande simpatia Gianni Lanfranco aiutandolo nei suoi primi passi della prestigiosa carriera e Gianni gli è sempre rimasto molto affezionato.
Silvano Prandi lo ricordava così “ sono stato il suo alzatore in quel CUS Torino che portammo in serie A insieme a Scardino, Giorgi, Pelissero, Tcholov e Centella; poi lo ho avuto come giocatore: era un martello potente, fisicamente molto forte. “
Ha lasciato in tutti noi, giocatori, allenatori, dirigenti, un grande vuoto e tanta tristezza, ma lo ricordiamo con tanta simpatia per tutto quello che ha saputo darci.

Franco Leone

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La leggenda del pallavolista volante a Venaria

ZORZI VENARIA
Andrà in scena Domenica 19 Ottobre 2014 a VENARIA alle ore 20,30 presso il TEATRO della CONCORDIA in Via Puccini il viaggio nello sport attraverso la vita di un grande campione.
Uno spettacolo di teatro, musica e sport con Andrea Zorzi.

L’Associazione ” ARRIVEDERCI LUCA ” Onlus ha organizzato questa serata a scopo benefico a cui parteciperanno anche alcuni esponenti della pallavolo torinese quali Lanfranco, Dametto, Leone, Martorano ed altri.

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Campionato Nazionale di Pallavolo UNVS – Torino 3-5 ottobre 2014

Si è tenuto a Torino, dal 3 al 5 ottobre scorso, organizzato dalla Sezione UNVS torinese “V.Bertolini”, il Campionato Nazionale di Pallavolo, riservato ai soci Master dell’ UNVS (over 40 per i maschi e over 35 per le femmine).
Ha collaborato con la Sezione UNVS “V. Bertolini” di Torino, nell’organizzazione dell’evento, il Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Torino che, con l’occasione, ha voluto celebrare la memoria dell’ex presidente (e ufficiale del Corpo di Polizia Municipale della città di Torino) Silvio Ferrari, mettendo in palio il trofeo a lui dedicato per la squadra vincitrice della finale.
La manifestazione sportiva è stata patrocinata dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla Circoscrizione 7^, sotto l’egida della FIPAV .
Le gare hanno avuto luogo presso il Palazzetto “Le Cupole” di via Artom 111 fruendo della disponibilità di due campi regolamentari.
Hanno preso parte al Campionato, con la presenza complessiva di circa 130 atleti provenienti da più parti d’Italia, 7 squadre per il settore maschile e 3 squadre per il settore femminile, così suddivise:
SETTORE MASCHILE: TORINO – CARLENTINI (SR) – POVOLETTO (UD) – BASSANO (VI) – PARMA – MILANO – PISA.
SETTORE FEMMINILE: CARLENTINI (SR) – POVOLETTO (UD) – MASSA.
Nel settore maschile nel girone A nelle gare giocate il sabato si sono avuti i successi di POVOLETTO su PISA per 2 a 1 e di BASSANO su PARMA per 2 a 0 e nel secondo turno di BASSANO su PISA per 2 a 0 e di PARMA su POVOLETTO per 2 a 0 con la qualificazione per le semifinali di BASSANO e PARMA.
Nel girone B TORINO ha superato per 2 a 0 sia CARLENTINI che MILANO, mentre i siciliani hanno regolato i milanesi sempre per 2 a 0 qualificandosi per le semifinali.
Nelle due semifinali TORINO ha superato PARMA per 2 a 0 mentre CARLENTINI ha dovuto far ricorso al terzo set per avere la meglio su BASSANO.
Le finali giocate domenica mattina hanno visto PARMA superare per 2 a 1 BASSANO e CARLENTINI battere TORINO per 2 a 0.
Nel settore femminile CARLENTINI ha superato MASSA per 2 a 0 ed è stata sconfitta da POVOLETTO per 2 a 0, mentre le friulane hanno superato le toscane per 2 a 1 raggiungendo le siciliane in finale.
La finale ha visto POVOLETTO imporsi per 2 a 1 su CARLENTINI.
Determinante è stato l’apporto dell’organizzazione che ha messo a disposizione per l’evento circa 20 volontari per la gestione di tutte le esigenze organizzative e logistiche dei partecipanti, sia durante le fasi di gioco, sia per le necessità evidenziate nel corso del loro soggiorno presso la struttura ospitante.
La premiazione, ricca e gratificante, si è svolta davanti alle autorità UNVS presenti: Ettore Bigini (Segr. Nazionale), Gianandrea Lombardo (Vice Presidente Area Sud), Gianfranco Vergnano (Cons. Naz., delegato a rappresentare il Presidente Bertoni), Pietro Risuglia (Cons. Naz.), Gianfranco Guazzane (Coord. Editoriale Stampa UNVS), Marco Sgarbi (Presidente UNVS Torino), Gianfranco Porqueddu (Presidente Regionale CONI) e Massimo Re (Presidente del Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Torino e V.Presidente Naz. ASPMI).
Al termine, tutti a casa, con la entusiasmante prospettiva di ritrovarsi l’anno venturo a disputare i campionati nazionali di pallavolo UNVS in quel di Carlentini.
Le Classifiche sono così determinate:
Per il settore maschile: 1° Carlentini (Campione Italiano); 2° Torino; 3°Parma; 4° Bassano; 5° Povoletto; 6° Milano; 7° Pisa;
Per il settore femminile: 1° Povoletto (Campione Italiano); 2° Carlentini; 3° Massa.

Trovate alcune immagini sul nostro sito.

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Finali nazionali U17 : 10 posto per il Lasalliano

Dapprima la qualificazione tra le prime 28 squadre, a seguire tra le prime 16, poi tra i primi 12 e infine il DECIMO posto Nazionale.

Davvero tanta roba per il gruppo fantastico della UNDER17 del LASALLIANO che termina in modo egregio un percorso iniziato 5-6 anni fa con Gip e terminato con questi Nazionali grazie ad un fantastico Staff composto da Fulvio Ariagno, Alessandro Ferro, Sandro Bussi, Riccardo Avanzo, il Coach Matteo Saudino e il condottiero Giulio Coppa.

Questi i nominativi dei ragazzi che hanno partecipato alle finali di Pavia giocate dal 13 al 15 giugno 2014: Marco Ariagno, Giovanni Cocco, Lorenzo Garbo, Matteo Girardi, Alessandro Morello, Fabio Ossola, Davide Piccinini, Andrea Posca, Sabatino Francesco, Santavicca Luca, Tanga Edoardo, Zatti Alessandro e non dimentichiamo il contributo di Daniele Chiadò .

Per dovere di cronaca ricordiamo che le precedenti due apparizioni sul palcoscenico delle finali Nazionali del LASALLIANO risalgono al 1985 e 1986 quando, con formule differenti, aveva ottenuto a Modena un 8° posto e a Catania un 5° posto in under 15 e poi in under 16.

Questo successo è motivo d’orgoglio anche per il VOLLEY CLUB TORINO che, seppur in minima parte, ha contribuito alla crescita di questi ragazzi.

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Terminata la seconda fase della Prima Divisione

Il VCT chiude con altri 7 punti nelle ultime quatto partite l’avventura nella Prima Divisione per la stagione 2013-14.

 

Brutta partita quella con l’Alto Canavese, un gruppo giovane ma di caratura tecnica limitata che si è presentato al match… con poche motivazioni. Ne è venuta fuori una partita noiosa e dal tasso tecnico limitato. I parziali parlano da soli.

Vct Lasalliano – Alto Canavese Volley            3 – 0  (25/14, 25/12, 25/15) 

VCT: Dametto ( n.e. ), Vigna (16) Bussi (1), Bertarione (8), De Palo, Orecchia (11), Pasin (3), Sozza (7), Menon. Libero: Ariagno. Dirigente: Riccardo Bor

 

Bella invece la seconda partita contro il S. Anna: contro una delle migliori formazioni under 17 della regione il VCT ha giocato la carta dell’esperienza: due giocatori over 40 (Bertarione e Orecchia) e quattro over 55 (Bussi, Vigna, Dametto e Lanfranco), niente libero. Una formazione magari “vintage” ma di indubbia caratura tecnica: 3 giocatori di A2, tre giocatori di A1 e oltre 400 presenze complessive in Nazionale per Dametto e Lanfranco. Per i primi tre set le due squadre hanno dato vita ad una partita che ha divertito il folto pubblico, con alcune spettacolari giocate in “primo tempo” e in schema tra l’alzatore Bussi e il trio Bertarione Dametto Lanfranco e un vasto repertorio di colpi messi a segno dalle “bande” Vigna e Orecchia. Dal quarto set in poi la gioventù e la freschezza atletica dei sanmauresi ha avuto la meglio anche perché il VCT ha operato alcuni cambi cercando di risparmiare le energie per il torneo VML della domenica seguente.

Applausi e complimenti dal pubblico dopo il match … e ottima Leffe alla spina in una pizzeria non lontana al termine dell’incontro.

S.Anna- Vct Lasalliano    3 – 2   (25/23, 19/25, 12/25, 25/15, 15/11)

VCT: Dametto (8), Vigna (22) Quirici , Bussi (1), Bertarione (11), Orecchia (17), Pasin, Sozza (4), Lanfranco (10). Dirigente: Riccardo Bor

 

Partita difficile e faticosa quella con il PVL, squadra ostica e volitiva in difesa, anche grazie all’ottima prestazione del proprio libero. Il VCT ha retto lo scontro per tutti i set, approfittando spesso della condotta “suicida” in battuta degli avversari, ma ha dovuto cedere i tre punti dopo quattro set veramente combattuti. Buona la prestazione di Menon, che dopo un lungo stop sta riprendendo il ritmo partita.

Vct Lasalliano – PVL 1 – 3 (25/27, 25/20, 22/25, 23/25)      

VCT: Dametto ( libero ), Vigna (18) Bussi, Bertarione (11), De Palo, Pasin, Sozza (14), Menon (4). Quirici (1), Mattiussi (8) Dirigente: Riccardo Bor

 

L’ultima di campionato … ne ha avute tutte le caratteristiche. Squadre fallose e spesso distratte, giocatori stanchi e nelle file del VCT, qualche acciacco che ha fortemente condizionato la prestazione di alcuni giocatori. Se si aggiunge l’assenza di Vigna il quadro è completo. Il pubblico non ha visto una bella partita ma il VCT si è aggiudicato gli ultimi 3 punti in palio che lo hanno piazzato al sesto posto della classifica finale, con 5 vittorie su 8 partite disputate, un bilancio più che positivo.

Vct Lasalliano –Leinì Volley 3 – 1 (18/25, 25/14, 25/17, 25/22)    

VCT: Dametto, Lanfranco, Bussi, Bertarione, Orecchia, Sozza, Menon. Mattiussi, Quirici

 

 

Qualcuno avrà notato l’assenza nelle ultime partite del nostro giovane libero Marco Ariagno.

Il motivo ci riempie di orgoglio: l’under 17 del Lasalliano, di cui Marco fa parte, si è qualificata per la finale regionale e addirittura per la finale nazionale di categoria.

I coach Coppa e Saudino lo hanno quindi voluto per gli allenamenti specifici in vista delle finali.

A lui e a tutta la squadra il più grande “in bocca al lupo” dal VCT.

 

Ci piace pensare che in questo risultato,

“storico” per una squadra giovanile di una Società sportiva quasi “di quartiere”,

di un settore giovanile maschile che è nato da poche stagioni,

che arriva alle finali nazionali …

ci sia anche un po’ di VCT!

santanna1

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